Il Segreto della Luftwaffe



Ho sempre sostenuto, e ne sono sempre più fermamente convinto, che le fasi finali della seconda guerra mondiale, soprattutto il periodo dal '44 al '45, abbiano dato vita alle pagine più autorevoli e significative dell'intero conflitto. Pagine di storia avvolte ancora nel mistero che diedero vita soprattutto all' assetto geopolitico degli anni che vennero dopo. Questo periodo è stato esaminato da moltissimi studiosi, autori, testimoni e appassionati il quale parere è unanime sul fatto che se l' intero conflitto cambiò il mondo dal punto di vista sia etico-morale che scientifico-tecnico,  sicuramente gli ultimi anni, il mondo, lo sconvolsero completamente. Nuove scoperte e nuovi orizzonti aperti l'era degli Aerei a Reazione, "Fat Boy" la prima bomba atomica che diede origine all'era nucleare, e poi tanti altri capitoli avvolti nel mistero quali i gerarchi nazisti aiutati dall' Intelligence a fuggire per evitare il processo di Norimberga - dove sicuramente sarebbero stati condannati alla pena capitale per crimini contro l'umanità - Il mistero del corpo di Hitler mai ritrovato, Scienziati e Ricercatori scomparsi nel nulla, aeroplani dalla strana forma che volavano sulle campagne bavaresi, UFO!
Insomma pagine di Storia che devono essere svelate, storie di uomini che anche dopo la fine del conflitto preferiscono non parlare e mantenere il segreto delle loro missioni durante il loro servizio nella Luftwaffe, uomini segreti per un segreto da rispettare e onorare fino alla fine, uomini di cui la storia ed esistenza è affiorata dal passato, quasi a farci capire che qualsiasi fatto possa accadere mai potrà rimanere sul fondo dei nostri ricordi, lo studio della Storia è la nostra memoria, una rete da pesca che porta a galla mille tesori, per ricordare ed aiutarci a riflettere.



UOMINI "MAI ESISTITI"


La Storia della Luftwaffe è stata esaminata più volte sia da AeroStoria che da figure molto più autorevoli di noi, ma più se ne parla più ci si appassiona di questa stupenda Forza Armata nel periodo della seconda guerra mondiale, l'argomento quindi non lo si ritiene come dire "inflazionato" anzi, tutt'altro lo rende sempre più interessante ed attuale, i racconti degli uomini, dei mezzi e delle azioni della Luftwaffe come appassionati del settore non ci stancheranno mai. Ma la storia che sta volta racconteremo è una storia diversa.
Il caso del KAMPFGESHWADER 200 o KG200 venne alla luce circa 20 anni fa, quando un gruppo di appassionati della Luftwaffe ebbero l'opportunità di ottenere dei vecchi rapporti dell'Intelligence alleata della seconda guerra mondiale; la vera storia di questa unità è tutt'ora avvolta nel mistero, molti dei suoi componenti ormai avanti anche con l'età hanno mantenuto un rigoroso silenzio anche dopo la fine della guerra. Nonostante la scomparsa dei documenti ufficiali, l'Intelligence confermerebbe l'esistenza dell'unità, gli ex membri che vennero rintracciati seppero dare solo informazioni vaghe e limitate anche perchè le operazioni erano di una tale segretezza che persino i componenti ne erano tenuti all'oscuro, e addirittura era persino proibito rivelare la propria identità tra gli appartenenti. Il fatto più sorprendente è che persino il loro comandante il colonnello Werner Baumbach decorato con la croce di ferro e grande pilota di JU88, non nominò mai l'unità nel suo libro di memorie "Broken Swastika" - un buon libro, purtroppo non ancora tradotto in italiano,  che racconta le gesta dei piloti di Bombardieri del Reich che consigliamo di leggere .
L'unità venne ufficialmente costituita per ordine del Comando Supremo della Luftwaffe (OKL) il 20 febbraio 1944, fù un unità speciale in tutti i sensi, sia per gli uomini di cui peculiarità abbiamo già accennatto, sia per i mezzi impiegati: dal Blohm und Voss Bv-222 Wiking (il più grande idrovolante dell’epoca) ai vari Ju-52, Ju-90, Ju-290 e Ju-188, Heinkel He-111, e persino alcuni aerei catturati agli alleati, come il Consolidated B-24 Liberator ed il Boeing B-17 Flying Fortress. La prima incarnazione del KG 200 fu una unità speciale chiamata Squadron Rowehl, subordinata all’Abwehr, il servizio di spionaggio militare. Il Colonnello Theodor Rowehl, un ex pilota di ricognitori nella prima guerra mondiale, ebbe notizia del fatto che i Polacchi stavano costruendo alcuni forti lungo la frontiera con la Germania. Essendo un civile, Rowhel cominciò a volare missioni di ricognizione fotografica sul territorio polacco con aerei civili, in quanto gli aerei militari non erano autorizzati al volo in quell’rea. L’Abwehr fu impressionata dalla qualità del materiale fotografico di Rowel, e lo autorizzò a continuare i suoi voli. Dal 1930 al 1934 Rowel compì molte missioni di ricognizione solitarie come civile. Qualche tempo dopo fu costituita una nuova unità militare con una designazione ufficiale. I suoi sforzi portarono in seguito alla creazione di una unità che operava per la Quinta Divisione della Luftwaffe (ricognizione aerea). La nuova unità operava con ricognitori d’alta quota in Europa, Africa e Unione Sovietica, utilizzando una ampia varietà di velivoli diversi, sia civili che militari. Purtroppo il prestigio di questa unità cadde in disgrazia così come il suo comandante, vicino al controspionaggio militare a sua volta ostile alla politica di Hitler in materia di strategia militare fu venne sollevato dall'incarico.

Un Liberator utilizzato dal KG200, si nota ancora la classica "Nose Art" americana sul muso del Bombardiere
Il B-17 della foto sotto - sprovvisto di torretta ventrale e di armamento, da notare la mimetizzazione per operazioni notturne
la Nose Art del muso

Specialisti davanti ad un Boeing B-17 Flying Fortress


Questa foto incute una certa inquietudine, un B-17 con la coccarda Nazista



 "Der Kampfgeschwader 200"


Ufficialmente venne creato il 20 febbraio 1944, formato inizialmente dal 2° Reparto Sperimentale al quale nel Marzo dello stesso anno si unì il 1° Reparto Sperimentale, il comando dell'Unità venne affidato all'allora tenete Colonello Werner Baumbach (FOTO) ed adottò ufficialmente la denominazione KG-200. Il 2°reparto Sperimentale divenne il rpimo gruppo operativo dell'Unità sotto il comando del Maggiore Adolf Koch, i pochi giorni ricevettero in carico 32 diversi titpi di velivoli pronti per il volo. L'addestramento dei piloti era estremamente pesante: si volava prevalentemente di notte - praticamente volo strumentale - e in condizioni ognitempo, gli equipaggi così come nelle missioni reali, venivano annunciati al momento e senza preavviso e durante il decollo ricevevano l'ordine di missione o le coordinate operative; un addestramento atto a selezionare le reclute mettendo a dura prova la loro abilità e resistenza psicofisica.
Nonostante il pesante addestramento e la rigida selezioni, il KG200 già alla fine di Luglio dello stesso anno riuscì ad addestrare completamente e rendere operativi 17 equipaggi, ed il reclutamento continuava ad incamerare organico selezionato tra i vari reparti operativi della Luftwaffe, di solito le reclute erano scelte tra gli elementi che mostravano particolari attitudini al lavoro sotto stress psicofisico, quindi essenzialmente i requisiti richiesti non erano rivolti soltanto a coloro i quali  venivano considerati degli assi della caccia piuttosto che dei "Strikers" di bombardiere, anche perchè questi elementi servivano presso i loro reparti in modo da essere i "Mentori" delle nuove leve. Il KG200 venne diviso in sezioni dislocate su tutto il territorio della Germania:

  • 1°Gruppo (I/KG200) - Si occupava degli Agenti segreti;
  • 1°Squadron (1/KG200) - Si occupava di missioni a lungo raggio;
  • 2°Squadron (2/KG200) - Aveva la responsabilità delle missioni a corto raggio da posizioni avanzate;
  • 3°Squadron (3/KG200) - Era dedicato alle missioni di trasporto e istruzione, era basato sull'isola di Reugen (Flensburg) sul mar Baltico;
  • 4°Squadron (4/KG200) - Era responsabile degli aspetti tecnici.
Boeing B-17 FlyingFortress, in servizio presso il I/KG200.
Questo esemplare venne catturato dai tedeschi rimesso in condizioni di volare, la mimetica standard USA rimase,
nel'Aprile del 1945 fece una prima sortita con la livrea del Reich

    Boeing B-17 Flying Fortress "Wolf Hound" Matr. USAF 41 - 24.585
    Wolf Hound servì col 360 BS del 303 BG "Hells Angels" severamente danneggiato durante una missione
    il 12 Dicembre del 1942, il suo pilota Ten. Flikinger dovette tentare una manovra di atterraggio forzato in Olanda
    Catturato dagli uomini della Luftwaffe venne rimesso in sesto e trasferito nella base di Rechlin per svolgere dei test
    di valutazione e di resistenza, subito dopo immatricolato DL+XC venne preso in carico dal I/KG200.

    Consolidated B-24 Liberator
    venne utilizzato per Test Radar

    Questo B-24 venne utilizzato per missioni su Rodi.


    Junker Ju-52 in carico al I/KG200


    Junker Ju-290
    Questo velivolo ha una storia particolare, all'inizio della sua carriera fù l'aereo personale di Hitler che
    utilizzava una sorta di AirForce One per intenderci.
    successivamente passo al I/GK200 dove svolse missioni di trasporto per operazioni speciali.
    Nel 1945 pilotato dal Cap. Braun volò a Barcellona per recuperare dei Leader Nazisti rifugiatisi clandestinamente in Spagna.


    • 2 Gruppo (II/KG200) - Era incaricato delle cosiddette missioni "Pathfinder" (guida dei bombardieri sui loro obbiettivi) e disponeva di aerei per contromisure radar e bombardieri per operazioni di precisione.
    • 7 Squadron (7/KG200) - Si occupava dell'addestramento, istruzione e formazione dei rimpiazzi.
    Junker Ju-290 in servizio presso il II/KG200
    Junker Ju-188 del 7/GK200



    • 3 Gruppo (III/KG200) - Avrebbe dovuto sviluppare l'utilizzo dei FW-190 come siluranti, il progetto però non ebbe seguito per i risvolti del conflitto decisamente sfavorevoli per il Reich.

    Sarebbe stato sicuramente efficace soprattutto per la manovrabilità



    • 4 Gruppo (IV/KG200) - Era il gruppo che si occupava dell'istruzione e della formazione di tutte le reclute di ogni specialità dell'intera unità. Il IV/KG200 si occupò di addestrare circa 100 piloti suicidi di V-1 opportunamente modificate con un abitacolo in modo da poter essere pilotate, il gruppo assorbì il KG100 che era incaricato in seno alla Luftwaffe di gestire i missili guidati Fritz X e Hs293



    Un Fritz al momento del lancio
    La V-1 Con abitacolo

    Una bellissima immagine della V-1 da missione suicida



    • 5 Gruppo (V/KG200) - Era un Gruppo totalmente dedicato alla ricognizione a lungo raggio, operò in missioni di ricognizione ad alta quota, in voli sperimentali e valutazione di aerei catturati agli alleati, volava con velivoli Ju-90 e Ju-290
    Ju-90 in volo
    Il 2/KG 200 operò su vari fronti da basi avanzate. Il comando delle basi avanzate era localizzato in genere in aree boschive, e le piste di decollo apparivano come abbandonate durante il giorno, al fine di evitare visite indesiderate dagli aerei alleati. La base avanzata Carmen, in Italia settentrionale, copriva le operazioni sul Mediterraneo occidentale e meridionale, e sull’Africa settentrionale ed occidentale. Le stazioni Klara e Toska coprivano il fronte orientale, e il distaccamento Olga copriva l’Europa occidentale., l’Inghilterra, l’Irlanda e l’Islanda, e più tardi prese in carico anche l’area coperta da Carmen. A seguito dello sviluppo delle attività sul fronte orientale Olga divenne il distaccamento più importante del KG200, era sotto il comando di P.W. Stahl un pilota di grande esperienza che aveva volato in Russia compiendo molti abbattimenti, il suo libro KG200: The true story ( una delle fonti di cui ci siamo serviti per scrivere in nostro articolo - ndr) è uno dei pochi ma accurati resoconti delle operazioni svolte dall'unità: Olga era tanto importante quanto nascosta, era dislocata all'interno della foresta e la pista era poco più che una piccola striscia di decollo in mezzo alla fitta vegetazione. Il posto di comando era costituito da due rifugi nascosti nel bosco i velivoli in carico erano 6 Ju88 e 2 B-17 che venivano identificati come Do288 ma i piloti così come a tutti i velivoli catturati gli affibbiarono il nomignolo "Jabos". Olga inoltre era responsabile dell'atterraggio degli agenti in Francia controllata dagli alleati, di solito venivano paracadutati oppure venivano alloggiati in particolari container paracadutati da un aereo e contenere tre agenti più l'equipaggiamento. L'addestramento degli agenti era segretato e veniva sotto copertura, se ne occupava l' Ufficio Centrale per la Sicurezza del Reich - RHSA Reichssicherheitshauptamt la sede era una vera e propria fortezza camuffata da Hotel di Lusso nelle montagne delle Polonia Sud Occidentale e raggiungibile attraverso una funivia, gli addetti alla reception erano delle SS abilmente camuffati. Dopo l'addestramento i "Nuovi" venivano spediti al KG200 e successivamente inviati nelle aree operative. Le missioni di ricognizione o di trasporto agenti veniva svolta di notte, col favore dell'oscurità dopo il lancio o dopo la ricognizione il ritorno verso le basi era sicuro, l'atterraggio invece era un problema: la base non era illuminata e i piloti dovevano essere abili a centrare la striscia di atterraggio di solito veniva appena illuminata la parte iniziale della pista per dare un punto di riferimento ma per pochi secondi poi veniva spenta, ma gli incidenti erano veramente pochi, questo sta a sottolineare l'abilità dei piloti e di quanto l'addestramento fosse efficace.



    Operazione Zeppelin: Uccidete Stalin!


    Nel Luglio del 1944 il conflitto stava incominciando a volgersi decisamente a sfavore della Germania, su tutti i fronti in cui il Reich era impegnato i mezzi incominciavano a scemare, l'esercito anche se combattivo era stremato ed i rifornimenti spesso erano assenti o arrivavano con mesi di ritardo, inoltre i russi erano alle porte di Berlino. In questo clima Ernst Kaltenbrunner(foto) comandante del Servizio Informazioni delle SS Intelligence e capo del Servizio Centrale per la Sicurezza del Reich, elaborò un piano sbalorditivo: infiltrare degli agenti a Mosca e quindi al Cremlino con l'intento di uccidere Stalin, il piano venne chiamato "Operazione Zeppelin". L' operazione si componeva di due fasi, la prima fase prevedeva un azione di ricognizione e perlustrazione dell'area quindi bisognava paracadutare una squadra nelle campagne vicino Mosca e da li perlustrare tutta la zona, la seconda fase prevedeva il trasporto di agenti tramite un Arado Ar232B che doveva atterrare in zona coperta e sicura a 60 miglia da Mosca e precisamente nelle campagne di Smolenk. Da li muniti di motociclette con documenti falsi, timbri contraffatti e 428.000 rubli dovevano raggiungere il covo che era stato già predisposto per l'azione da agenti russi doppiogiochisti. Il piano era fattibile e studiato in ogni minimo particolare, era stato previsto persino un rifugio sicuro dove scappare nel caso in cui il piano fosse andato a male. La notte del 5 settembre del 1944 un Arado parte da Olga per la missione, ma qualcosa andò storto:
    la squadra di ricognizione venne catturata dai russi che intuendo cosa fosse avvenuto da li a poco, allertarono la contraerea, avvertendo che un aereo alquanto sospetto - anche se sconoscevano completamente lo scopo di questo volo - avesse sorvolato lo spazio aereo sovietico, tutto il tragitto  si svolse senza problemi ma una volta giunti verso le campagne della provincia moscovita  la contraerea incominciò a tuonare sui cieli, l'Arado fu colpito ma riuscì l'atterraggio, alcuni membri della squadra dovettero abbandonare la missione e ritirarsi verso le linee amiche per le campagne, rimasero solo due agenti uno il killer l'altro era il suo gregario i nomi in codice erano "Travin" e "Shilova". L'Arado anche se danneggiato decise di ripiegare verso zona sicura ma il pilota per l'oscurità non si accorse che il motore stava incominciando a perdere carburante non appena azionò l'accensione prese fuoco, questo bagliore attirò i russi che assediarono il campo e catturarono tutti, nessuno mai parlò dell'operazione, vennero tutti successivamente liberati alla fine della guerra. Intanto Travin e Shilova a bordo di una moto  raggiunsero le porte di Mosca che erano controllate da guardie ben addestrate ed armate dell'Armata Rossa, una volta intimatogli l'Alt i due esibirono i documenti falsi di agenti del governo sovietico funzionò se non fosse stato per una guardia insospettita dal fatto che i loro abiti erano completamente asciutti malgrado avesse piovuto fino a qualche ora fa e che fossero in moto, vennero catturati ed imprigionati, per questo piccolo e diciamo subdolo particolare il piano fallì decisamente, ci chiediamo cosa sarebbe successo se poi alla fine il piano avesse dato l'esito sperato, beh i sovietici a quel punto avrebbero sicuramente allentato la morsa sulla Germania per  i funerali del Leader e organizzare le elezioni di un degno successore di Stalin, a beneficio del Reich che avrebbe avuto tutto il tempo di organizzarsi ed elaborare un piano per la difesa dei confini o magari approfitttare per attaccare la russia, chissà...!!??


    L'Arado Ar-232B un vero e proprio mastodonte dei cieli




    Extrema Ratio: Leonidas Staffel

    La guerra ormai volgeva a sfavore della Germania, la Luftwaffe ormai sconfitta e con pochi mezzi non era in grado di contrastare il nemico, un ultima drastica soluzione venne presa dal Comando della Luftwaffe, mandare in aria tutto ciò che poteva essere in grado di farlo anche gli alianti, molti piloti consci di una lotta impari presero consapevolezza del fatto che se i piloti d'aliante dovevano essere condotti al massacro, almeno loro dovevano essere dotati di armi più efficaci. Il centro di ricerca per il volo a vela elaborò uno studio particolare, ossia modificare delle V-1 dotandole di un piccolo abitacolo in modo da essere portate con precisione sugli obbiettivi, nacquero così i Leonidas Staffel un gruppo di uomini che decisero di immolarsi per la vittoria finale del Reich.


    Sopra una normale V-1/ Sotto il modello con abitacolo
    Obbiettivamente le adesioni furono all'incirca un migliaio di unità, ma inizialmente ne vennero selezionati solamente un centinaio e spediti al KG200 per l'addestramente. Il volo con aliante si presentò ben diverso dal volo a bordo di un "Reichenberg" - nomignolo col quale venivano chiamate queste inesorabili armi di distruzione, tanto che i piloti dovettero ricevere un addestramento molto duro, ma alla fine la prima squadriglia  Leonida entrò nei ranchi del KG200 e divenne operativa. La loro missione consisteva in un volo suicida contro obbiettivi strategicamente importanti, in modo da prendere in contropiede il nemico e spiazzarli e di conseguenza organizzare una difesa più massiccia o addirittura un attacco più decisivo. I Piloti per operazioni speciali (così vennero chiamati gli appartenenti al gruppo) sedevano su uno spazio angusto e scomodo, il sedile era un pezzo di compensato e potevano appena voltare la testa a destra e sinistra, insomma già una specie di bara volante le Fiesler Fi-103 (nome ufficiale riconosciuto dalla Luftwaffe) erano si scomode ma erano anche un arma micidiale.



    I volontari che parteciparono al programma dovevano firmare un documento che recitava queste parole: "Con la presente volontariamente chiedo di essere arruolato nel gruppo suicida come parte di un aliante - bomba. Capisco e sono perfettamente consapevole che tale incarico comporta la mia morte"



    Operazione:"Martello d'Acciaio"








    Altre furono comunque le sperimentazione da parte dei ricercatori per tentare un colpo di mano decisivo a favore del Reich. Già nel 1942 i ricercatori cominciarono a sviluppare il "Mistel": un piccolo aereo montato sopra ad un altro più grande, un idea alquanto folle ma alla fine gli ingegneri della Luftwaffe riuscirono nell'impresa. La combinazione scelta fu un Me-109 o un Fw-190 montato sopra uno Ju-88, i due aerei erano uniti da una struttura con 3 punti di attacco dotate di capsule esplosive per sganciare l'aereo una volta arrivati sull'obbiettivo, la particolarità di questo binomio aero grande con su aereo piccolo aveva una prerogativa di base: mentre l'aereo grande, il Ju88 era una sorta di vettore, l'aereo piccolo era armato con una carica da 8.377 libbre capace di penetrare 8 metri di acciaio o 20 metri di cemento armato, praticamente una bomba dalla potenza devastante incredibile. Nel Maggio del 1944 i primi Mistel erano già operativi al KG200, si decise di inviarli contro gli inglesi ma i risvolti della guerra dopo lo sbarco in Normandia fece cambiare i piani del Reich. Tutti i Mistel erano sotto l'egida del Colonnello Joachim Helbig un esperto pilota di Ju88. La Task Force di Helbig fu assegnata ad un audace piano: usare i Mistel per distruggere le industrie sovietiche, il piano che venne nominato "Martello d' Acciaio" era già stato elaborato dal Prof. Steinmann del Ministero dell'Aeroautica Tedesca. Il Martello avrebbe dovuto colpire le centrali di produzione di energia elettrica, i sovietici erano ancora arretrati da questo punto di vista, si affidavano ad un sistema rischioso di fornitura di energia, senza una rete integrata ed era responsabile dell'erogazione del 75% dell'energia destinata all'industria degli armamenti bastava un grande singola esplosione e la Russia si sarebbe trovata praticamente in ginocchio.
    Gli attacchi sarebbero stati lanciati da basi vicino Berlino e sul Baltico, i Mistel sarebbero stati l' arma primaria per impadronirsi dell'Est, non appena le bombe avessero colpito i loro obbiettivi rendendo l'industri sovietica impotente la Wermach avrebbe atteso che i sovietici avessero terminato le scorte, le divisione di Waffen SS avrebbero attaccato dall' Ungheria fino a penetrare nel Baltico così da chiudere L'Armata Rossa in una tenaglia inespugnabile: Dopo l'eliminazione dei sovietici i tedeschi avrebbero negoziato una pace separata con gli alleati occidentali e la lotta cotro il bolscevismo avrebbe potuto continuare.
    Ma il Martello d'Acciaio non venne mai lanciato: un Raid aereo alleato distrusse 18 Mistel sull'aeroporto di Reichlin - Laerz, avendo perso una considerevole forza d' attacco, la missione era impossibile d'attuare ancor prima che l'operazione fosse ufficialmente cancellata.





    Ciò che abbiamo descritto fino ad ora, è la cronaca che ci è pervenuta dalle informazioni che abbiamo appreso dai libri che abbiamo letto sull'argomento (purtroppo in lingua inglese o in tedesco); sono alcune delle missioni che l'unita KG200 eseguì o tento di eseguire, ci chiediamo come fosse finito il conflitto se questi uomini eccezionali e particolari fossero riusciti nel loro intento, moltissime missioni furono compiute molte delle quali neanche si conosce, fino ai giorni nostri, della loro attuazione, ne tantomeno chi fossero stati coloro i quali vi parteciparono. Un segreto che anche noi - nel nostro piccolo - abbiamo tentato di scoprire ma senza esito, basti pensare che nessuno dei menbri dell'unità venne mai citato al processo di Norimberga ne tanto meno condannato per azioni di guerra, un segreto che neanche la storia sarà in grado di svelare.

    Commenti